Negli ultimi Tempi siamo stati testimoni della esplosione del sintomo Vertigine, di un disturbo dell’equilibrio con molteplici e variegate modalità di presentazione. Una vera e propria Epidemia.

Persone molto diverse per età, estrazione sociale, attività lavorativa, lamentano disturbi dell’equilibrio molto diverse per insorgenza, gravità, tendenza alla cronicità, associazione con altri disturbi come Acufeni, Cefalea, dolore cronico, sedentarietà obbligata, stress elevato.

Molto spesso, le diagnosi mediche specialistiche evidenziano, in molti di questi casi, la completa assenza di malattie organiche sottostanti: “Lei non ha nulla”.

Per conseguenza, alla persona colpita da Vertigine, “arriva” a volte una risposta clinica che viene “letta” come dubbiosa: “il disturbo riferito non ha una causa organica; la vertigine non è legata ad una patologia grave; la vertigine non è una vera vertigine ma qualcos’altro di incomprensibile, indefinito”.

Così, il paziente avverte allontanarsi una reale possibilità di risoluzione del problema; rimane nella solitudine a convincersi di come non esista intervento efficace capace di sconfiggere il suo Malessere.

Chi è colpito da Vertigini riferisce in molti casi un crollo nella tristezza, fino alla depressione, sentendosi in uno stato di abbandono in questa “incomprensibile e strana malattia”. Ciò testimonia che si è verificata, talvolta, una carenza di accoglienza sanitaria, o semplicemente di accoglienza umana, senza una buona presa in carico da parte dei vari Sistemi di Cura.

Non vi è stata cioè un’accoglienza ampliata ed una fase diagnostica più completa e coraggiosa in molte di queste situazioni: è mancato, a volte, il coraggio e la cultura di allargare la visuale a tutti i Funzionamenti psico-corporei della persona al fine di una migliore conoscenza della stessa per una diagnosi integrata.

E’ necessario considerare fin dall’inizio la Vertigine portata come sintomo, come un disturbo inabilitante, spesso insopportabile, con una variabile compromissione di tutti i Funzionamenti Generali della persona, indipendentemente dalla causa che l’ha generata.

Non si può relegare la Vertigine ad un disturbo specialistico poiché essa va ricollocata all’interno di una medicina generale, olistica, più umana, suscettibile di una valutazione pluri-specialistica e di varie modalità di riabilitazione; in altre parole è necessario un approccio multidisciplinare per tutti i disturbi dell’equilibrio, ed una Cura speciale per ogni singolo differente caso considerato.

Dott. Oscar Bernardi – Medico, Psicoterapeuta e Audiologo

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