Vertigini e dintorni

Buon giorno dottor Bernardi.

Iniziamo questa breve intervista in un ambito della Medicina a Lei caro: le Vertigini.

Inizio col chiederle cosa comportano su una Persona, in generale, le Vertigini. Qual è la ricaduta sulla salute di un paziente che ne viene colpito?

I disturbi dell’equilibrio che noi conosciamo, a prescindere dalla causa e dalla evoluzione, interessano la persona colpita nella sua interezza, in tutte le sue componenti psico-corporee con delle modalità alquanto diverse.

Può spiegarci meglio?

Si, certamente. A volte abbiamo a che fare con episodi di vertigine acuta, violenta, anche drammatica e tale da rendere chi ne è interessato incapace di reggersi in piedi, con sintomi molto diversi e invalidanti l’individuo nella sua globalità.

A complicare il quadro clinico, possono inoltre talvolta coesistere la comparsa di ronzii auricolari e sordità.

In altri casi invece andiamo a confrontarci con la presenza di sbandamenti, percezioni di un disequilibrio momentaneo o permanente, incertezze in piedi o nell’atto del camminare, sintomi questi certamente fastidiosi ma che lasciano condurre sufficientemente a termine tutte le quotidiane attività pur nella insicurezza e con variabile preoccupazione.

Pertanto, il quadro sintomatologico è molto variabile. Come mai?

Tra questi due estremi descritti, si aggiungono talvolta altri tipi di vertigine, diverse per gravità, per tempi di insorgenza e persistenza, nella dipendenza dai nostri movimenti, nella capricciosità del ritmo e della intensità con cui si presentano.

Se andiamo realmente a cercare le cause o le concause, ne troveremo molte, sentendoci spesso incapaci di districarci nella diagnosi: serve molta umiltà, serve spesso ri-mettersi a studiare di nuovo, sperimentare nuovi approcci, comprendere ogni volta in modo diverso.

Sto pensando ad un “labirinto” dove non è facile ritrovarsi o sbaglio?

E’ vero, ma se ne può uscire, quasi sempre. In ognuno di questi casi è importante e necessario fare una diagnosi precisa, severa, ampliata, al fine di stabilire se si tratti di una causa legata ad una precisa patologia, oppure se si prospetti un problema cosiddetto “funzionale”, talvolta anche correlato allo stress.

Mai cadere nei preconcetti! Questo è il pericolo. Ogni paziente è a sé, è sempre diverso da ogni altro. Niente protocolli uguali per tutti, per favore!

C’è una base psicologica, come causa o conseguenza? Mi faccia capire meglio.

In ogni malattia, già da decenni, si sa che vi è sempre una componente organica ed una cosiddetta psicologica. Mi spiego meglio: i disturbi denominati funzionali, pur non dipendendo da una malattia organica di entità definita, sono parimenti disturbanti e limitativi di una vita serena e di un reale Benessere dell’individuo.

La persona è colpita in tutto il suo “psico-soma”. Ma non è una novità, questo avviene in tutte le malattie! Parimenti, anche quando la Vertigine è legata a patologia, porta con sé sofferenza della persona in toto. Ricordiamoci che non siamo macchine, e non lo sono i nostri pazienti.

Qual è la soluzione che lei vede all’orizzonte?

Innanzitutto la base da cui partire è, come ho anticipato prima, una diagnosi corretta, anche preferibilmente multidisciplinare, in questo senso con una valutazione allargata, sostenuta e condivisa da esperti diversi della materia. Questo in genere non avviene ma ci si può sempre provare.

Inoltre, il Terapeuta deve andare oltre il “Conoscere la patologia” per approdare al “Comprendere la Persona con Vertigini oltre la diagnosi”.

Diventa sempre più importante, in un tempo successivo, un intervento di riabilitazione del disturbo dell’equilibrio, tanto più efficace quanto più tempestivo.

Come avviene questo tipo di Cura delle Vertigini?

L’intervento di rieducazione e riabilitazione all’equilibrio non può e non deve essere inteso solo come proposizione di “esercizi” o “tecniche” da applicare con la persona sofferente: tale metodo è andato incontro in un recente passato, ma anche al giorno d’oggi, ad un netto fallimento.

Pertanto, si propone una precisa modalità di intervento riabilitativo atto a correggere tutti i Funzionamenti psico-corporei compromessi dai vari disturbi vertiginosi, una vera e propria “Rieducazione al Movimento” composta da Esperienze psico-corporee di varia derivazione, in generale, per mia competenza, derivate dalla Terapia Funzionale Corporea, efficaci nel restituire alla Persona un “ritrovare la sua Posizione nello Spazio”.

Grazie dottor Bernardi.

Dott. Oscar Bernardi – Audiologo e Psicoterapeuta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

×