Vertigini da Sdraiati

Tra i vari tipi di Vertigine che conosciamo, spesso affrontiamo quella che il paziente ci racconta essere comparsa in posizione sdraiata (vertigini da sdraiati), spesso di notte, oppure al mattino prima ancora di iniziare ad alzarsi (capogiri a letto).

Qualche volta ci viene suggerito che a scatenare la crisi sia una posizione particolare oppure un movimento della testa. A volte nel mettersi a letto (“ho giramenti di testa quando mi sdraio”).

Il disturbo può essere descritto come violento, con tutta la stanza che gira intorno, con presenza di nausea e vomito, forte attivazione nell’ansia fino all’angoscia.

La durata di questa Vertigine è variabile in base alla causa che l’ha determinata e comprende una sequela di sintomi neurovegetativi successivi all’attacco vero e proprio, indicativi di una reazione dell’organismo a questa aggressione quanto mai inaspettata, improvvisa, paurosa.

Le cause possono essere molteplici, regola questa valida per qualsiasi tipo di disturbo dell’equilibrio e che per questo richiede raccolta accurata dei dati clinici, dei sintomi di accompagnamento, della durata, della tendenza a persistere, all’uso di farmaci o altre sostanze.

Nel passato si è chiamata in causa la sofferenza cervicale, un cattivo controllo pressorio, la cupololitiasi e altro ancora.

Oggi affrontiamo e definiamo una sola di queste entità.

VERTIGINI DA SDRAIATI – LA VERTIGINE POSIZIONALE BENIGNA

Una delle cause dei cosiddetti “giramenti di testa sdraiati a letto” (per dirla come i pazienti), ritenute più frequenti dalla maggior parte degli addetti ai lavori in campo oto-neurologico è la Vertigine Parossistica Posizionale Benigna nota anche come Cupololitiasi o Vertigine da Posizione.

Per i pazienti si tratta di un capogiro a letto molto sgradevole.

Si tratta di una Vertigine che compare in una determinata posizione, a volte dopo essersi coricati a letto, per una particolare posizione e/o rotazione del capo. Può provocare uno sgradevole risveglio notturno improvviso.

La durata riferita è in genere breve, da pochi secondi a qualche minuto: spesso regredisce prontamente dopo un cambio di posizione.

Primo problema: questo evento provoca spesso nel paziente un evitamento successivo ad assumere quella particolare posizione.

Questo diventa si, il problema, poiché proprio la ripetizione di quella “posizione critica” rappresenta uno dei possibili trattamenti riabilitativi del disagio.

Nella Vertigine Posizionale in genere non vi sono sintomi di accompagnamento come sordità o acufeni. Questo la differenzia da altri disturbi dell’equilibrio in cui invece tutti questi segni sono presenti, anche insieme (esempio, nella Malattia di Meniere).

Per quanto riguarda l’evoluzione del disturbo si può dire di come sia molto variabile: da un unico episodio isolato a vari episodi che si ripetono e richiedono il ricorso ai vari sanitari competenti.

Bisogna poi considerare che la prognosi cambia in base a chi viene colpito: è diversa un individuo sano senza altri disturbi magari in età giovanile rispetto a una persona con varie altre patologie associate.

In ogni caso, indipendentemente dal soggetto considerato, il momento è molto delicato perché richiede un pronto intervento di “Rieducazione al Movimento” giacché la tendenza generale del paziente è un blocco, una riduzione del muoversi, una paura costante di cadere, la convinzione di non riuscire più a governare il suo rapporto con lo Spazio come prima.

Altrettanto pronta deve essere la diagnosi affinché il paziente possa tranquillizzarsi e convincersi dell’assenza di malattia grave dietro l’episodio vertiginoso.

Dal punto di vista dello specialista medico, la precisa raccolta dell’anamnesi e la visita portano già ad una diagnosi attendibile; spesso le successive indagini tecniche confermano quanto ipotizzato e rinforzano il progetto di una riabilitazione precoce, fondamentale in una Persona che si è spesso fermata e ancorata in uno stato ansioso-fobico con tendenza ad una depressione secondaria.

TIPI DI TRATTAMENTO RIABILITATIVO

Citiamo solo alcuni tipi di intervento riabilitativo data la complessità dei vari tipi di trattamento per problematiche simili ma non sempre uguali.

Esistono: rieducazioni vestibolari assistite; manovre “liberatorie” di vario tipo; tecnica della posizione coatta; manovre di riposizionamento; rieducazione posturale e motorio-vestibolare.

Ogni paziente deve ricevere una precisa diagnosi ed essere motivato per quel tipo particolare di trattamento riabilitativo. Deve avere il Tempo di farlo: è un suo diritto.

E’ importante considerare oltre alla “diagnosi” specifica per Vertigine, anche l’età del paziente e le eventuali pregresse malattie: una eventuale sofferenza cervicale o posturale, patologie cardiache, uso di farmaci e altro ancora.

Si prospetta pertanto l’adozione di una “diagnosi ampliata di salute-malattia”.

Solo partendo da questi presupposti si potrà decidere di fronte al nostro paziente, di proporre un determinato tipo di Intervento atto a risolvere il disturbo vertiginoso senza creare effetti secondari indesiderati.

ALCUNI ESEMPI DI IMPOSTAZIONE DEL TRATTAMENTO

Il nostro studio è orientato, già da molti anni, a preferire in soggetti di età media-avanzata o con elevati livelli di ansia, comunque “fragili”, a preferire Metodiche Terapeutiche cosiddette morbide (rieducazione funzionale al movimento, antiginnastica, rieducazione posturale globale) rispetto ad interventi immediati, anche molto efficaci ma più traumatici dal punto di vista sia somatico che psicologico.

In questi casi al paziente viene richiesta una collaborazione molto semplice, costante nel tempo, basata sulla adozione quotidiana di esperienze motorie facilmente riproducibili a domicilio, capaci di portare ad un buon livello di Adattamento del sistema generale dell’equilibrio oltre che all’aggiustamento del problema primario, per l’appunto la Vertigine da Posizione.

Il trattamento risulta in genere più difficoltoso in persone che conducono attività sedentarie e che quindi hanno già rigidità diffuse e scarso adattamento al disturbo dell’equilibrio insorto. In questo caso la terapia va impostata per un po’ più di tempo nell’ambulatorio medico al fine di rassicurare la persona e farle provare, in presenza di un Terapeuta, la possibilità di miglioramento attraverso movimenti adeguati.

Nel lettino dello studio il paziente verrà accompagnato dal Terapeuta nella posizione critica: potranno comparire “Vertigini da sdraiato” che saranno trattate insieme ai vari altri Bisogni della persona in quel momento (concetto di intervento terapeutico all’interno di una accoglienza allargata). In questo modo il paziente potrà iniziare a superare la paura della “Giramenti di testa da sdraiato” per la presenza del suo medico.

In soggetti con pregressi stati ansioso-depressivi la fase riabilitativa specifica deve essere preceduta e accompagnata da spiegazioni sulla benignità dell’evento Vertigine, sulla buona prognosi della medesima con il trattamento deciso e concordato. Si dà un po’ più di tempo, nella Calma, per accettare il percorso riabilitativo.

In tutti questi casi, ma in special modo in soggetti anziani o molto sofferenti, diventa importante il contributo dei familiari o delle persone loro vicine che possono essere di aiuto nella fase adattativa o anche in caso di una recidiva vertiginosa.

Essi possono accogliere il paziente/congiunto nella sua fase di fragilità, in assenza di giudizi e/o troppi consigli, semplicemente accompagnandolo nella ripresa del Movimento, così importante per la guarigione.

Una assenza di Movimento dopo un qualsiasi disturbo dell’equilibrio stabilizza un “blocco” nei vari Funzionamenti della Persona e comporta cronicizzazione del Disequilibrio. Questo avviene a tutte le età, anche in assenza di altre malattie.

Per finire, ci riserviamo di parlare, in un tempo successivo, di una particolare Vertigine Parossistica Posizionale, quella del Bambino.

Si tratta di un evento traumatico che può comportare disfunzioni nello sviluppo generale della Persona. Richiede una trattazione a sé.

Qualora Tu abbia sofferto di questo tipo di Vertigine a letto, Vertigine da sdraiati, Capogiri di vario tipo quando vi sdraiate, per particolari posizioni o movimenti della testa e non sei riuscito a risolvere completamente questo disturbo dell’equilibrio, Io posso aiutarti potete rivolgervi al nostro studio per informazioni ed eventuale consulenza/visita.

Dott. Oscar Bernardi – Medico, Psicoterapeuta e Audiologo

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