Vertigine e angoscia

Al nostro primo Contatto con un Essere Umano che ha Vertigini, è spesso presente un sintomo non dichiarato verbalmente, ma evidente ad un occhio clinico esperto: Angoscia.

L’angoscia individuale, divenuta in questi tempi angoscia sociale, sostenuta ed amplificata dai media, arriva prepotentemente al Terapeuta con la relativa urgente richiesta d’aiuto.

L’angoscia si presenta nelle sue varie forme: Vertigini, attacchi di panico, costante “Paura di non farcela”, preoccupazione di non realizzarsi nella vita, sensazioni di essere incapaci ed inadeguati, percezione dolorosa di una debolezza fino all’estrema fragilità su tutti i Piani Psico-corporei.

Così il paziente ci comunica in modo drammatico la sua “difficoltà a stare nel mondo, la sua perdita dell’Equilibrio”.

A ciò può aggiungersi un bisogno ossessivo di rispecchiarsi negli altri, i Normali, oppure una continua ricerca di approvazione e conferma per sentirsi finalmente… come tutti gli altri e le altre, sufficientemente normali.

La situazione ricorda le spesso e ovunque citate Passioni tristi: l’impotenza, la sfiducia, la disgregazione.

Oggi è venuta meno, in generale, la speranza di un futuro in cui la Tecnica gestisca e controlli la natura (si trattava ovviamente solo di una folle illusione ma ci abbiamo creduto), ed aumenta la percezione di un futuro minaccioso, instabile, avverso e soprattutto in alcun modo gestibile e controllabile.

I pazienti colpiti da stati vertiginosi, si sentono “fragili foglie travolte da un vento molto forte”, sempre in preda ad eventi casuali e imprevisti, disorientati ai vari livelli. E qui, l’equilibrio, di qualsiasi genere si tratti, diventa qualcosa di impossibile, un evento irraggiungibile, una terra lontana, con un senso di perdita drammatico.

L’angoscia, che spesso si accompagna al sintomo vertigine, è il segno di una sofferenza generale della persona, che va accolta, compresa e valorizzata. Richiede nel terapeuta la dote di una Buona Madre, capace di accogliere, ascoltare, ricercare con pazienza la Cura per quella particolare Persona.

In questi tempi di Grande Incertezza, di Intensa Fragilità, siamo però dell’opinione che vi sia una via d’uscita, che esista la possibilità di far emergere una nuova forma di Sensibilità, un originale modo di Percepirsi e Percepire il mondo intorno a noi, unica Casa della Speranza per il futuro.

Dott. Oscar Bernardi – Audiologo e Psicoterapeuta

 

BIBLIOGRAFIA

Miguel Benasayag, Gerard Schmit (2004), L’epoca delle passioni tristi, Feltrinelli, Milano.

Aldo Bonomi, Eugenio Borgna (2011), Elogio della depressione, Einaudi, Torino.

Alain Ehrenberger (1999), La fatica di essere sé stessi, Einaudi, Torino.

Luciano Rispoli, Barbara Andriello (1988), Psicoterapia corporea e analisi del carattere, Bollati Boringhieri, Torino.

Francesco Cerrato Università di Bologna, Dipartimento di Filosofia, Potere e governo della paura nella filosofia di Spinoza

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